Voglio soltanto le ossa

Testo e regia: Giacomo Garaffoni
Produzione: ERT Emilia Romagna Teatro Fondazione
Con: Alice Torriani e Livia Rossi

 

Il primo settembre 1992, fuori dal convento dei Frati Cappuccini di Cesena, Cristina Golinucci scompare senza lasciare traccia.
Con Voglio soltanto le ossa, l’autore e regista Giacomo Garaffoni, porta sulla scena una tragedia contemporanea, un cortocircuito fra memoria e dolore, fra teatro, arti visive e letteratura. Un tentativo di commozione per superare la violenza della cronaca.

Voglio soltanto le ossa è uno spettacolo, una tragedia contemporanea: un gesto artistico, tragico e viscerale. Un tentativo di fare a pezzi la cronaca con cui il nostro tempo filtra ogni accadimento, spesso rimuovendo ogni forma emotiva possibile. Questo lavoro cerca tra le pieghe della vita domestica di ognuno di noi e si fa sonda della terribile incapacità, tutta umana, di accettare il lutto e costruire un rapporto con ciò che abbiamo perso.

Cristina Golinucci è una ragazza scomparsa da 30 anni, un tempo ben superiore a quello della sua vita in presenza. Il giorno in cui ha smesso di essere sé stessa, è diventata un per sempre. Una foto in tutte le stazioni d’Italia, un diario fatto di pagine scelte da qualcun altro, gli stessi occhiali, lo stesso cardigan, la stessa spilla, lo stesso sorriso. Per sempre.
Il paesaggio emotivo di cui tutti siamo testimoni comincia dove una storia è finita, per diventare soltanto memoria. Il concetto di perdita è mutato, fino a diventare immagine e testimonianza del solo accadimento di mancare. Cosa rimane oggi di Cristina? Quali domande ci pone, un’assenza così profonda e insondabile? Che forma assume la vita di chi rimane a fissare quel vuoto?

Giudizio, condanna, pietà e perdono sono fuori da questo lavoro. Il nostro è un attacco al museo della memoria. Un lavoro che vuole farsi cassa di risonanza, uno sguardo alla caduta che ci aspetta oltre il ciglio della strada e alla rimozione di un femminile assalito e infranto. Una difesa della fragile tenerezza che c’è nel gesto di ricordare.

 

testo e regia di Giacomo Garaffoni
con Livia Rossi e Alice Torriani
scene Sofia Rossi
disegno luci Uria Comandini
progetto sonoro Massimo Nardinocchi
assistente alla regia Virginia Landi
video e foto di scena Piero Tampellini e Francesco Girardi – Studio Kiwi
un ringraziamento speciale a Enzo Vetrano per l’intervento vocale registrato

direttore tecnico Massimo Gianaroli
direttore di scena e capo macchinista Stefano Cortesi
capo elettricista Uria Comandini
fonico Massimo Nardinocchi
sarta Michela Rossi
scene costruite nel Laboratorio ERT/Teatro Nazionale
responsabile e capo costruttore Gioacchino Gramolini
scenografe decoratrici Ludovica Sitti (capo), Sarah Menichini, Benedetta Monetti
statua realizzata da Studio di Scultura Scaramella

si ringraziano Associazione Penelope Onlus Italia, Associazione Penelope Onlus Emilia –
Romagna in particolare Marisa Degli Angeli e famiglia, l’Avv. Ilaria Abbondanza, We Reading
Aps, Indocile Aps e Fiat 500 Club Italia – coordinamento di Cesena.

produzione Emilia Romagna Teatro ERT/Teatro Nazionale